Le prove di cui parla il responsabile sono il risultato di uno studio durato parecchi mesi, con
la collaborazione di scienziati di tutto il mondo, anche italiani. Durante tutto il periodo della ricerca è stata messa appunto una speciale macchina fotonica che riesce a comprendere la relazione tra i cambiamenti cellulari della memoria e le curvature temporali dell’ambiente circostante.
In parole semplici tale strumento comprende il legame tra la mente umana e gli eventi temporali che accadono. Attraverso un meccanismo di apprendimento neuronale la macchina è stata istruita a comprendere questi legami nel passato, per applicare le risultanze al tempo futuro. In pratica permetterebbe alla mente umana di viaggiare in avanti nel tempo, ed osservare momenti ed eventi ancora non accaduti
La prova regina di questo meccanismo è avvenuta la notte scorsa, nella notte tra il 26 ed il 27 ottobre. Uno scienziato del Team, una volta indossato il casco elettroneurale (uno dei componenti della macchina), è stato condotto in una camera ‘anecoica’ (ambiente privo di interferenze elettromagnetiche) per la realizzazione dell’esperimento. Non si conoscono ulteriori dettagli, ma pare che allo scoccare delle ore due, lo scienziato sia riuscito a riportare in anticipo esattamente tutti gli eventi che avrebbe vissuto fino alle ore 3.
(www.lapettegola.it)